In uno dei precedenti articoli abbiamo
presentato una guida panoramica su "21 stili per arredare casa" e dato l'interesse
riscontrato, abbiamo deciso di approfondire ciascuno stile dedicandogli un post
esclusivo e dettagliato con una guida completa.
In questo articolo conosceremo lo stile
Vintage, cosa lo caratterizza e come utilizzarlo per arredare e
decorare casa.
La parola Vintage
deriva dal francese antico Vendenge, che a sua volta deriva dal latino Vindēmia
e significa "vini d'annata di pregio". Nel tempo questa parola è diventata di
uso comune, nella moda e nel design, per parlare di capi d'abbigliamento e mobili
di un determinato periodo del passato.
C'è molta confusione
attorno a questo stile, dunque proveremo a fare un po' di chiarezza. Lo stile Vintage vede
come protagonisti mobili che abbiano minimo vent'anni sino ad arrivare al
secolo scorso. Qualora si sconfinasse si parlerebbe difatti di Antiquariato, termine nel quale rientrano i mobili originali
di un'epoca passata. Un altro stile con cui non confondersi è lo stile Retrò,
che invece punta a riprodurre
mobili di epoche passate tuttavia utilizzando mobilio realizzato ai giorni nostri. I mobili
dello stile Vintage devono inoltre risultare in buone condizioni; se il pezzo, per lo più
con linee classicheggianti e sue varianti, risulta usurato e/o decapato, si
rischia difatti di sforare nello stile Shabby: difficile comunque confondere questi due
stili, davvero molto lontani esteticamente tra loro.
Un
altro lato da tenere in considerazione dello stile Vintage è il ruolo che
svolge nella sostenibilità, offrendo un'alternativa ecologica all'acquisto di
prodotti nuovi. Riscoprire e riutilizzare capi d'abbigliamento e mobili del
passato non solo riduce l'impiego di risorse, ma contribuisce anche a
preservare la storia e l'artigianato tradizionale, promuovendo un approccio più
consapevole al consumo.
Nello stile Vintage bisogna altresì prestare attenzione alla differenza tra
"vecchio" e appunto "vintage". Arredare seguendo le linee di questo stile non
significa radunare vecchi mobili senza un criterio logico. I mobili Vintage, come detto poc'anzi, spaziano da un periodo di almeno vent'anni fa andando a ritroso sino all'inizio del secolo scorso (1900).
Generalmente i pezzi di mobilio più utilizzati per questo stile risalgono ad un'epoca compresa tra il 1920 e il 1970/80.
Si può seguire lo stile Vintage in maniera "pura" oppure anche mixarlo ad uno stile
contemporaneo, utilizzando solamente qualche mobile ad effetto. Sicuramente
un metodo per realizzare un arredamento total vintage armonioso, senza rischiare di far
apparire la propria casa come un mercatino, sarà quello di scegliere una precisa decade ed
attenersi prevalentemente a quella.
Il Vintage è uno stile che fa presa su svariate persone, soprattutto
quelle nostalgiche. Utilizzare mobili che andavano di moda venti o più anni fa
inevitabilmente porta a galla ricordi d'infanzia e dell'adolescenza. Talvolta chi
ama questo stile lo adotterà anche al di fuori dell'arredamento, rendendolo
un vero e proprio stile di vita.
Ora che abbiamo cercato di fare un po' di luce sull'argomento, vediamo come arredare casa in stile Vintage, stile che richiede
pazienza e ricerca, in quanto le grandi catene di negozi vendono ovviamente solamente pezzi "artificiali" che
simulano i pezzi originali dell'epoca, sforando così nello stile Retrò come detto in precedenza: nessuno ovviamente vi vieterà comunque di farlo e di utilizzare tali oggetti nel caso foste particolarmente interessati a qualche pezzo. Se invece preferite che la vostra casa rispecchi a pieno questo
stile, la decisione migliore sarà quella di rivolgersi ai privati oppure ai mercatini dell'usato o
comunque mercatini specializzati nel recupero di mobili.
Dal momento che il
Vintage copre un'ampio periodo di tempo e che inoltre i mobili che si
utilizzavano ad esempio in Italia erano ovviamente differenti da quelli usati negli Stati Uniti e così via, fare un elenco di materiali e categorie come fatto per altri stili
è molto difficile. Lo stile Vintage risulta sicuramente il più eclettico di
tutti, cerchiamo comunque di raccogliere e presentarvi qualche idea.
Il legno come sempre è un
grande protagonista, ed è quasi sempre scuro, dal noce al mogano. Troviamo poi anche il metallo, usato per piccoli dettagli nelle strutture dei mobili.
I colori presentano una palette che va dai toni neutri come bianco sporco, panna, beige, sabbia, crema, grigio e tutta la gamma dei marroni, dal più chiaro al più scuro, per passare ad accenni nelle decorazioni di toni caldi, come rossi bruni, terracotta e ocra. Una gamma di colori non particolarmenti accesi, a parte quelli degli anni
'60/'70. Fate attenzione a non sconfinare nello stile Pop Art, ne abbiamo parlato in questo articolo "Come Arredare Casa In Stile Pop Art", dove i colori accesi e fluo assieme a stampe geometriche e optical entrano
prepotentemente in scena.
Negli anni '70/80 vi fu anche il boom della carta da
parati, elemento che ebbe un ruolo significativo nell'arredamento delle case di quel
periodo. La carta da parati era utilizzata per aggiungere pattern,
texture e colore alle pareti, creando ambienti accattivanti e
distintivi.
Infine un vero must immancabile per ricreare lo stile Vintage è sicuramente il classico divano in similpelle ed eventuali poltrone, con una varietà di
colori che possono spaziare dal marrone chiaro a quello scuro, ovvero i più utilizzati e
diffusi, sino al bordeaux e al nero.
Per dare un tocco di classe, particolarmente azzeccata sarà la scelta di bei vinili e di un giradischi oppure
qualche elemento decorativo come delle belle valigie d'epoca ad impreziosire l'arredamento.
Sperando che l'articolo
vi sia stato utile, ora siete pronti per portare in casa vostra questo stile tra i più
variegati. Sul
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trovate tante bacheche dedicate agli stili di arredamento per
trovare ispirazione. E se ancora non vi sentite sicuri, navigate sul nostro sito
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